Tanto cieca quanto sorda.
Tanto cieca quanto sorda.
Non amo e non proteggo.
Faccio soffrire e non me ne accorgo.
Cosa sono?
L'IGNORANZA
Avidya è la parola sanscrita che possiamo tradurre come Ignoranza, composta da "A", non, e Vidya, conoscenza, sapienza. Potremmo tradurla anche come Non Conoscenza o Inconsapevolezza. In cinese Ignoranza si può scrivere 無明 wúmíng, assenza di Luce, di Splendore. Una vita nell'Ignoranza è una vita senza luce, una vita spenta.
L'ignoranza non vede e non sente se non quello che, nei suoi preconcetti e pregiudizi, ha già deciso a priori di vedere o sentire.
Significativa la favola de "Il Re è nudo." Un Re è convinto di indossare un vestito meraviglioso che però è invisibile alla vista, tutti lo lodano ed alcuni veramente vedono la bellezza del vestito. Sarà un bambino a rompere l'incantesimo esclamando: "Ma il Re è nudo!" Ciononostante, il sovrano continuerà imperterrito a sfilare come se nulla fosse successo.
Non si può amare ciò che non si conosce.
Si può passeggiare in un splendido prato fiorito in cui vi è anche l'ultimo esemplare di Fiordaliso, un fiore oramai sull'orlo dell'estinzione, ma, non sapendolo, per noi rimane un semplice prato come tanti. Anche se un insigne naturalista ci informa che lì è presente l'ultimo esemplare di Fiordaliso la cosa potrebbe lasciarci del tutto indifferenti: "Qual'è il problema se scompare un fiore? Qua ce ne sono così tanti!"
Non si ama ciò che non si conosce e non si protegge ciò che non si ama.
Nell'Induismo e nel Buddhismo Avidya, l'Ignoranza, è all'origine della sofferenza. Una sofferenza per lo più inconsapevole.
Nel proporre questo indovinello ho fatto una scoperta sorprendente. Quarantatre persone, compreso i miei familiari, hanno elaborato ed interagito con queste tre definizioni, arbitrarie, ma che avevano come cardine l'Ignoranza. Nel momento in cui scrivo, cioè dopo sole ventiquatto ore, molte di queste persone sono arrivate alle stesse conclusioni degli antichi Veda, Upanisad e testi Buddhisti: L'Ignoranza può effettivamente avere una profonda connessione con Odio, Rabbia, Gelosia, Egoismo, Avarizia...
Sembra proprio che Vidya, la Conoscenza, sia già, da sempre, dentro di noi. :)
Alcune soluzioni alternative:
NATURA MATRIGNA: Cieca e sorda ai bisogni degli uomini. In Natura, dove c'è solo la legge della sopravvivenza non c'è pietà, ma solo necessità. Gli uomini soffrono ed invocano una pietà che nel'universo non c'è. (pessimismo leopardiano)
ODIO: L'Odio può essere così intenso da diventare cieco e sordo, si organizza per ferire, non certo per amare e proteggere. Avendo la convinzione di essere nel giusto chi odia non si rende conto del male che fa.
PIGRIZIA o ACCIDIA: chi è pigro è sordo ai buoni consigli e finge di non vedere le cose da fare. Quando è il momento di prendersi cura trova molte difficoltà perchè non ha costruito niente. Perseguendo una sensazione di benessere e piacere il pigro non si rende conto di star danneggiando se stesso o gli altri.
GELOSIA: Cieca e sorda perchè acceca la nostra razionalità e ci rende sordi a qualsiasi spiegazione logica. Quando è esagerata non è né sintomo di protezione né di amore, ci fa soffrire e non lo sa, perché quando una persona è gelosa non sta bene, ma vive un stato di perenne inquietudine.
PAZZIA: la pazzia può essere cieca e sorda alla realtà. Una persona folle può essere inaffidabile nei sentimenti e può ferire senza neppure rendersene conto.
INDIFFERENZA: L'Indiferenza rende ciechi e sordi ai bisogni degli altri, non ha motivazioni per amare o proteggere e nei confronti delle sofferenze altrui è totalmente... indifferente.
ANSIA o PANICO: l'Ansia può alterare fortemente la percezione della realtà rendendo ciechi e sordi agli stimoli esterni e rispondendo solo a quelli interni. Una persona troppo ansiosa può essere scostante nei sentimenti e assente nelle necessità. Un attacco di panico può arrivare all'improvviso, ma sopratutto una persona ansiosa può essere convinta di essere nel giusto, opprimendo e limitando gli altri senza rendersene conto.
FORTUNA o FATALITA': La Fortuna è rappresentata come una Dea bendata, arriva quando vuole lei, per caso, e non certo per amore o per esaudire le suppliche del richiedente. Chi cerca la fortuna con il gioco d'azzardo o attraverso rituali per propiziarsela in realtà si sta solo infilando in una terribile trappola.
SPERANZA ILLUSORIA, CONVINZIONE o PRECONCETTO: non vede e non sente ragione quando c'é. Purtroppo non basta per "dare amore e per proteggere". Fa soffrire perchè crea aspettative non realizzabili, ma di questo quando l'abbiamo non ce ne accorgiamo.
MANCANZA DI EMPATIA o INSENSIBILITA': molto simile a Indifferenza, ma mentre l'Indifferenza può vedere il dolore altrui, la Non Empatia è completamente cieca.
INNAMORAMENTO: all'inizio di un innamoramento ( di persona o cosa) si può diventare ciechi e sordi e non si sente niente o nessuno, se non il proprio amore. Ma se l'amore diventa soffocante non è amore, é possesso e diventando possessivi non si protegge più, anzi si può diventare un pericolo per l'altro; e la paura è il vero opposto dell'amore. Troppo amore puo far soffrire senza che chi pensa di darlo se ne accorga.
IRA, RABBIA, FURORE: L'ira, si sa, acceca (c'è anche una relazione in MTC fra fegato-occhio-rabbia). È sorda perché negli accessi d'ira non si sentono ragioni. Non ama e non protegge, anzi, male e spesso è generata da sentimenti di odio ed è distruttiva tanto per chi la subisce, quanto per chi la prova. Fa soffrire tanto: chi la agisce è in preda ad un raptus nel cui perimetro non c'è spazio per l'empatia.
AVARIZIA: L'avarizia persegue solo i propri egoistici fini, aldilà di qualsiasi orizzonte sentimentale. Spesso chi è avaro lo è anche dal punto di vista emotivo: incapace di amare, incurante degli effetti delle proprie azioni e inadatto a stabilire relazioni empatiche.
DEPRESSIONE La depressione rende ciechi e sordi alla vita, inoltre rende incapaci di amare e proteggere. Quando si è fortemente depressi non si sente più nulla. Ci si può ritrovare in uno stato di depressione senza neppure accorgersene, se non quando è troppo tardi.
PAURA: può essere così intensa da "congelare" e rendere ciechi e sordi agli stimoli esterni. Chi ha paura non riesce a lasciarsi anadare nei sentimenti e teme la responsabilità di proteggere. La persona paurosa non prende posizione, non fa scelte importanti, cerca solo di preservarsi, ma proprio per questo genera continuo dolore.
INTOLLERANZA: È cieca e sorda alle opinioni, idee e quant'altro diverse dai propri pregiudizi. L'intollerante ha un rigido rifiuto delle opinioni altrui. Può portare a repressione o addirittura persecuzioni. E' convinto che il dolore che genera sia la giusta soluzione.
ISTINTO SESSUALE: Il sesso. Inteso come spinta sessuale. L'incantesimo con cui la natura ci rende ciechi e sordi ai fini della riproduzione. L'energia sessuale non trasmutata su piani più elevati ma atta solo al soddisfacimento degli impulsi primari ed egoici non ama e non protegge, ma vuole solo esprimere se stessa. Pur essendo qualcosa di naturale può far soffrire se non diventa qualcosa di più nobile.
LA MENTE come stato illusorio: Cieca e sorda é la mente quando non vede e non sente attraverso il cuore. Non ama e non protegge perché solo col cuore può farlo. Fa' soffrire e non se ne accorge proprio quando non è collegata al cuore. La mente mente.
LA MAMMA BORGHESE: Purtroppo vi sono genitori che, per la grande importanza che danno all'apparenza, sono ciechi e sordi alla realtà dei figli. Non amano e non proteggono e pensano pure di fare del loro meglio, di non essere riconosciuti e di essere nel giusto.
ASPETTATIVA: Quando si hanno delle aspettative non si vuol sentire niente e ne tanto meno vedere. Con le aspettative non si ama realmente e non si protegge perché egoisticamente vogliamo che la persona sia come noi vediamo. Le nostre aspettative fanno soffrire e il più delle volte non ci accorgiamo di quanto dolore possono creare.
EGOISTA o NARCISISTA: Un narcisista adora morbosamente se stesso quindi impronta i rapporti con il mondo esterno, in totale egoismo. Non vede, non sente, non ama, non protegge nessuno. Fa soffrire involontariamente, questa è la sua natura.
ARROGANZA: A rogare: portare a se responsabilità non sue. L'arrogante effettivamente potrebbe essere in grado di svolgere il compito ma non vede che non lo potrà mai completare. E non sente ragioni. Non ama (non è in sintonia) e non protegge, poiché non è riconosciuto. Genera sofferenza, genera uno stato di squilibrio impedendo al titolare del problema di affrontarlo.
MORTE: Soluzione frequente a questo indovinello. Una delle definizioni: L'Angelo della Morte è cieco e sordo alle suppliche. Quando arriva arriva. Fa soffrire ma in lui non c'è niente di personale, esegue soltanto gli ordini ricevuti da Dio. Affascinante la storia sufi dell'Angelo della Morte che corre a Samarcanda per prelevare un'anima che "non può" trovarsi li, ma Dio non sbaglia mai. Un invito a non andare di fretta o angustiarsi perchè, in ogni caso, stiamo correndo verso la morte. Da quando siamo nati.
LA VERITA': Anche questa una soluzione frequente a questo indovinello. In questo caso dalle tre definizioni non si arriva all'Ignoranza o alle sue conseguenze, ma alla sua ombra, al suo opposto: La Verità. Fra le tante ne diamo qui una definizione di una ragazza adolescente: la Verità è pura e non guarda in faccia nessuno, non ti protegge e non ti ama, le bugie possono proteggere, ma la Verità è solo Verità. E dicendo la verità puoi far soffrire pur essendo nella ragione e senza neppure accorgertene.
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